
DANIELE DONDÈ
THE MASTER
Daniele Dondè è l’esuberante pioniere di quella che è passata alla storia come Faux Art.
Cremonese di nascita, è presto diventato una celebrità mondiale, dando vita ad un trend universale basato sull’idea – allora considerata folle – che anche i vecchi dipinti potessero essere utilizzati come base per esprimere nuovi concetti in chiave pop.
Fin da giovane ha raccolto l’amore per l’arte che la sua famiglia di collezionisti gli ha trasmesso, apprezzando e continuando quel nobile ruolo di custode dell’arte universale.
Successivamente una circostanza imprevista ha portato l‘artista a scoprire che molte delle opere che la sua famiglia aveva in tanti anni collezionato anni erano in realtà dei falsi.
Questa scoperta è stata l’evento chiave che ha acceso e ispirato l’inventiva tipicamente italiana del maestro che, unita alla sua personalità eccentrica, ha segnato la nascita di una forma d’arte completamente nuova.
Il maestro Dondè è un romantico e le sue opere sono da sempre il frutto di un sincero intento: dal 1984 crea moderni capolavori, liberi dalla prigione dei musei.
Daniele Dondè: l’esuberanza unita alla classe italiana.

BORIS DONDÈ MANCASTROPPA
THE HEIR
Ogni maestro ha il suo erede: Boris è molto più di questo.
Da sempre il protégé del maestro, Boris Dondè-Mancastroppa ha elevato l’idea dello zio, donandole un nuovo slancio fin dall’inizio del nuovo millennio.
Zurighese di nascita, classe 1968, intraprende la carriera di calciatore professionista nel Basilea e a Sciaffusa. Dal ‘96 si dedica completamente al mondo dell’arte.
La sua esperienza internazionale, maturata grazie agli studi alla New York Academy e ai numerosi coinvolgimenti dovuti ai legami stretti i quegli anni, hanno portato l’allievo a dare nuova forma all’opera del maestro.
L’evoluzione filosofica e la nuova spinta commerciale di Boris hanno portato in pochi anni le opere del maestro Dondè ad essere esposte a Monte Carlo, Tokyo e Dubai, per non parlare dei ricorrenti showroom a St. Moritz, Vienna e Zurigo e della nuova galleria permanente in Via Nassa a Lugano.
Grazie a Boris i capolavori marchiati Dondè sono conosciuti in tutto il mondo e l’esclusività li ha trasformati in veri e propri pezzi da collezione ambiti da VIP, intenditori ed amanti dell’arte.
Il maestro è la guida spirituale, Boris è l’incarnazione della sua idea.
IL DONDERO
THE IDOL

Il DONDERO è l’incarnazione definitiva dell’esuberanza, interpretata in onore al Maestro Daniele Dondè.
L’arte firmata Dondè è da anni riconosciuta e celebrata per la sua esclusività ed unicità. Da Lugano a Montecarlo, da Tokyo a St. Moritz le opere del Maestro hanno trovato il loro posto nelle residenze dei collezionisti più eccentrici e ribelli. La firma Dondè è la brama di chi ama l’arte nelle sua forme più stravaganti ed esibizioniste, segno di riconoscimento di una personalità unica come un diamante nella roccia.
La fama guadagnata da Daniele Dondè meritava una consacrazione ed una personificazione. E chi meglio dell’erede del Maestro, da più di 20 anni al suo fianco, avrebbe potuto dargli la forma che si addice ad un artista tanto eccentrico?
Questa è l’ispirazione che si celava dietro il lancio della RICH ART COLLECTION, un successo internazionale. Ma per Boris non era ancora abbastanza.
Boris infatti era spinto dalla volontà di dare vita ad una collezione davvero nuova, unica al mondo, per omaggiare il Maestro e immortalarlo nella storia dell’arte contemporanea. Finalmente l’ispirazione dovuta all’ammirazione per il Maestro, ha generato in Boris un “eureka” fulmineo. Prendeva così finalmente vita il DONDERO!
Ecco l’idolo definitivo, la personificazione dell’abbondanza, dell’esuberanza, del lusso estremo, unito all’eleganza e la raffinatezza del Maestro Dondè. L’arte di lusso ha il suo nuovo ambasciatore: il DONDERO.
“In un mondo di produzione di massa,
l’arte deve rimanere unica.”

1950
Il maestro Daniele Dondè nasce a Cremona (Italia).
1984
Vede la luce la Faux Art del maestro, con l’obiettivo di offrire a tutti un capolavoro. La storia dell’arte contemporanea cambia per sempre e non sarà più la stessa.


1990
Durante un’esibizione a Manhattan (New York), il maestro è insignito del titolo di Professor and Doctor of Modern and Contemporary Art dalla prestigiosa università americana Pro Deo State University.
1996
Boris entra ufficialmente nel team del maestro. La galleria trae subito giovamento dalle nuove idee dell’erede, soprattutto nella prima esposizione a Monte Carlo. È qui che si consacra il successo della sua mitica Marilyn Rock.


1999
A Bad Ragaz (Svizzera) gli è conferito il riconoscimento ed il premio Euro Crystal Globe.
2010
Da una collaborazione con l’Academia Cremonensis, nasce l’idea unica degli Stradivari Rock Violin Sculptures.


2012
Apre a Lugano in Via Nassa, la nuova galleria d’arte permanente dedicate alle opere del maestro Dondè, gestita dal suo erede Boris Dondè-Mancastroppa.
2015
La spinta di Boris per un’arte contemporanea che si mantiene unica ed esclusiva, porta la galleria a varcare nuovi traguardi. Ecco le prime esposizioni a Tokyo e la creazione di una rappresentanza fissa negli Emirati Arabi presso La Villa in Dubai.


2020
Dopo quasi 20 anni di innovativa gestione della galleria e degli eventi, Boris afferra finalmente il timone dell’ormai celebre brand del maestro. Il nuovo obiettivo? Portare anche online capolavori esclusivi e sempre unici.